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La fiducia

Spesso sentiamo dire:
– Non ti fidi di me?
– Ma caro/cara, perchè dovrei subito fidarmi di te? La fiducia è come l’appetito che viene mangiando. Vedrò col tempo se posso fidarmi o meno di te.

Un proverbio italiano dice:
– Fidarsi è bene! Non fidarsi è meglio!

A questo proverbio dovrebbe corrispondere, in maniera un po’ piccante, un proverbio turco:
– Per me l’uomo più fidato era mio padre. Eppure lui andava a letto con mia madre!

Possiamo revosciarlo e dire:
– Per me la donna più fidata era mia madre. Eppure lei andava a letto con mio padre!

Tanto il senso non cambia anche se quell’atto dei nostri genitori è la cosa più naturale del mondo. Altrimenti non sarebbe nato nessuno.

E poi si parla, riferendosi sempre a quello, del “peccato”, a mio avviso, “molto originale”.
Ecco, secondo me, come dovrebbe essere successo:
Un giorno, mentre Adamo e Eva passeggiavano in paradiso, Eva dice ad Adamo:
– Adamo, amore mio, chiudi gli occhi ed apri la bocca!
Adamo chiede:
– Perchè, cara Eva?
– Perchè voglio farti assaggiare qualcosa,
– E che cosa sarebbe?
– Mela golden.
Adamo chiude gli occhi ed apre la bocca. Eva gli infila in bocca quel qualcosa.
Adamo lo mastica e poi lo manda giù ma subito dopo, non riesce a trattenersi dal chiedere a Eva:
– Eva, amore mio, ma quello che mi hai fatto mangiare non sembra mela golden.
– Infatti, mio caro ed ingenuo Adamo, non era mela golden ma “mela cotogna”!

E così, dopo la cotognata di Eva, ambedue sarebbero stati esiliati sulla terra che in un certo senso dovrebbe ricordare il paradiso e potrebbe effettivamente esserlo se l’umanità non si fidasse dei soliti abili sfruttatori, signori del denaro, del lucro, per cui non contano gli esseri umani, con conta la natura, non contano le religioni, ma contano soltanto i loro sporchi interessi, che abusano della fiducia della gente in buona fede e scatenano guerre, per presentarsi dopo come costruttori della pace per lucrare una seconda volta alla barba di tutte le pseudodemocrazie.

Meditate, gente, meditate!

Prof. Tanış Asım

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